Non è da tutti codificare un genere musicale, far diventare la propria musica lo standard de facto di una precisa categorizzazione. I Low sono lo slowcore. Certo non sono gli unici gruppi di questo ambito di nicchia, ma se dobbiamo scegliere un ideale portabandiera che identifichi al 100% lo slowcore non abbiamo dubbi: i Low.
Giunti all'undicesimo album in studio in 20 anni di carriera i Low sanno ancora essere freschi e attuali e ci regalano, con Ones and Sixes, uno dei migliori lavori dell'anno.
Lo stile della band evolve in totale coerenza con la propria storia, gli intrecci vocali di Alan Sparhawk e Mimi Parker sono magici nel contrapporre i differenti stili canori, le atmosfere sognanti e malinconiche sono sublimate da arrangiamenti di grande gusto, sempre contraddistinti dalla capacità di dare dinamica anche a brani apparentemente fermi miscelando sonorità acustiche, elettriche ed elettroniche con maestria.
Six and Ones possiede un fascino raro, ha un ché di maestoso e fuori dal tempo che non può lasciare indifferenti. Forse non tutti i brani sono inappuntabili ma il livello medio è sempre alto, non so se sia un capolavoro ma indubbiamente i Low con Ones and Sixes hanno sfornato un grandissimo album.