Don't miss

Angel Olsen - Burn Your Fire For No Witness, spiragli di luce [3/5]

By martchelo on venerdì, aprile 18, 2014

Angel Olsen ha esordito nel 2012 con Half Way Home, un album alt-folk tosto e intenso, cupo e intimista al punto di risultare fruibile da un ristretto gruppo di persone, perlopiù di umore brumoso.
Burn Your Fire For No Witness, secondo album dell'artista di St. Louis, è qualcosa di completamente diverso.

Angel Olsen esce dalle mura di casa e dalla sua solitudine con chitarra e abbraccia il millennio forte di una vocalità di rara intensità (per quanto in qualche modo riconducibile a un universo più o meno oscuro idealmente capitanato da PJ Harvey). La ragazza è carismatica e talentuosa, scrive canzoni non banali e ha iniziato a aprirsi al mondo abbracciando un sound indie-rock fortemente venato di folk capace di parlare a un pubblico molto più vasto. Rimane di fondo questa sua attitudine oscura che pervade Burn Your Fire For No Witness rendendolo un album dal forte impatto emotivo. Rispetto al lavoro d'esordio l'atmosfera varia molto di più e evita di ricadere nell'errore di un album monotematico. Se quindi questa alternanza di stili rende interessante e dinamico l'ascolto di Burn Your Fire For No Witness va anche detto che certi momenti folk intimisti sono veramente oscuri e difficili da superare a meno di essere di un umore veramente pessimo e odiare il mondo.
Luci ed ombre quindi sia nelle atmosfere che nei risultati, Angel Olsen è cresciuta e si è avvicinata a tutti noi. Ma non troppo.


 
Privacy Policy