Holy Fire, il terzo album dei Foals, è un gioiello di.... di.... ma-come-diavolo-li-classifico-questi? Math-rock? Art-rock? Indie? Post-punk? Industrial? Electronic? La band di Oxford ha un po' di tutti questi generi e li miscela con gusto e sapienza.
Giusto per avere qualche parametro mi ricordano i These New Puritans più diretti, gli ottimi Django Django o anche i Menomena in qualcosa. I Foals hanno però una personalità forte e definita e un notevole talento nel sapere combinare un approccio musicale al di fuori dei percorsi mainstream pre-confezionati senza però ritirarsi in un eremo elitario: Holy Fire è orecchiabile, fresco, l'indiscutibile profondità musicale non ne intacca l'immediatezza. A tratti magari sono anche un po' ruffiani nelle citazioni seventies ma preferisco di gran lunga qualche compromesso radiofonico alle stramberie fine a stesse stile "quanto siamo bravi". C'è tanta buona musica in Holy Fire, ascoltatelo.