Io sono convinto che l'arte, qualsiasi arte, si alimenti di piccoli percentuali di innovazione e grandi quantità di "ispirazione" a lavori di altri artisti. Insomma tutti copiano, e la cosa è assolutamente normale, lecita, giusta oserei dire. Ma in tutto ci vuole misura, se a fare "copy" son capaci tutti, è nel fare "paste" che emergono le differenze, è nel "paste" che sta la vera arte. Ovvero nella rielaborazione di ciò cui l'artista attinge, nel fare diventare proprio ciò che era di altri. Ed è proprio nel fare questo che i Black Mountain falliscono, clamorosamente.
Facciamo un passo indietro.
Wilderness Heart è il terzo disco di una band che esordì con l'omonimo e poco riuscito Black Mountain e che sorprese invece positivamente con l'ottimo In The Future nel 2008. Se a fronte di questi 2 lavori non sapevo cosa rispondere alla domanda generica "ti piacciono i Black Mountain?" ora, dopo aver ascoltato Wilderness Heart ho la risposta. Nonostante le ottime sonorità, lo stile hard-rock con escursioni psichedeliche, metal e folk e un validissimo groove i Black Mountain non mi piacciono.
Non mi piacciono perchè hanno fatto "paste" malissimo, perchè in una canzone mi sembra di ascoltare i Pink Floyd, nell'altra i Metallica e a più riprese - ovvio - Black Sabbath e Led Zeppelin. Non mi piacciono perchè non si sono ispirati ma hanno copiato come fa a scuola uno studente mediocre, non mi piacciono perchè in The Future era un bel disco e mi hanno deluso. E il fatto che nel disco ci siano anche belle canzoni mi dà ancora più fastidio: Roller Coaster.