Un storia di fantasmi australiana. Questa recensione del sesto album dei Paradise Motel potrei anche finirla qui. Il titolo di questo lavoro dice tutto, evoca atmosfere notturne, impercettibili inquietudini, suoni usati con moderazione e gusto, raffinato story-telling spesso solo sussurrato.
Australian Ghost Story è un concept album, incentrato sulla triste fine di Azaria Chamberlain, che scomparì nel 1980 a otto anni durante una gita ad Ayers Rock e per la cui - presunta - morte fu accusata la madre. Questo lavoro mi ricorda da vicino l'album d'esordio, e al momento anche l'unico, dei Dead Man's Bones (ora tutto vi è più chiaro, eh?): atmosfere brumose da casa di campagna, notturne, lente ed evocative di sinistri presagi. Rispetto agli americani i Paradise Motel sono in realtà un po' più normali, meno inquietanti, anche per il cantato molto tradizionale di Merida Sussex che secondo me limita le capacità espressiva della band australiana. Ma la raffinata sensibilità dei Paradise Motel merita l'ascolto: Brown Snake.
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Australian Ghost Story è un concept album, incentrato sulla triste fine di Azaria Chamberlain, che scomparì nel 1980 a otto anni durante una gita ad Ayers Rock e per la cui - presunta - morte fu accusata la madre. Questo lavoro mi ricorda da vicino l'album d'esordio, e al momento anche l'unico, dei Dead Man's Bones (ora tutto vi è più chiaro, eh?): atmosfere brumose da casa di campagna, notturne, lente ed evocative di sinistri presagi. Rispetto agli americani i Paradise Motel sono in realtà un po' più normali, meno inquietanti, anche per il cantato molto tradizionale di Merida Sussex che secondo me limita le capacità espressiva della band australiana. Ma la raffinata sensibilità dei Paradise Motel merita l'ascolto: Brown Snake.