Non ho mai scritto nulla di St. Vincent e questo è sicuramente un errore. Cui vedo di rimediare scrivendo di Love This Giant, un album del 2012 che vede Annie Clark al fianco di un mostro sacro come David Byrne. O viceversa vede David Byrne cimentarsi al fianco di una stella dell'art-pop indie, St. Vincent appunto.
Poco importa l'ordine dei fattori, quel che conta è che siamo davanti a due artisti capaci di seguire una via personale e fuori dal coro nella strada della pop music vera. Colti e popolari, raffinati e raggiungibili, David Byrne e St. Vincent ci deliziano con un lavoro pop-funk di rara intelligenza e ricchezza sonora. Fiati e musica elettronica si amalgamano con leggera naturalezza, classicità e modernità si incontrano fondendosi con eleganza, la confezione è splendida e al suo interno contiene canzoni eccellenti, sorrette dall'Ispirazione. Se vogliamo, la modernità di St. Vincent si mette rispettosamente al servizio di David Byrne che, dall'alto della sua straordinaria storia artistica (in primis come leader dei Talking Heads e poi - ma meno - come solista), non si fa sfuggire l'occasione di miscelare il suo naturale talento con la freschezza di una giovane stella indie.
Love This Giant è un omaggio alla musica da parte di due grandi artisti, capace di unire nell'ascolto sensibilità musicali anche molto diverse tra loro, l'ascolto è caldamente consigliato.