Il quarto album degli Editors (del quale ammiriamo lo splendido art-work della copertina) è quello dell'ennesima svolta di una band indecisa fra rimanere una perla per appassionati o un buon gruppo per un vasto pubblico. The Weight Of Your Love è un album rivolto a un pubblico potenzialmente vasto e rappresenta una decisa inversione di rotta rispetto al precedente (e ormai lontano 4 anni!) In This Light and On This Evening: se infatti quest'ultimo lavoro era intimista, dark, ricco di elettronica e con un'enfasi new wave, The Weight Of Your Love invece spinge su un pop-rock di indiscutibile qualità e scarsa originalità ma che si rifà a band radicalmente diverse. Siamo passati dai Joy Division a Coldplay e Depeche Mode (ultima versione), agli U2 in versione da stadio, giusto per capirsi.
Lo straniamento per i fan è evidente, troppo repentini i cambi di direzione di un gruppo la cui vena marcatamente new wave aveva contraddistinto un cammino iniziato nel 2002 con il buon esordio di The Back Room. Di cose poi ne sono accadute varie la più curiosa delle quali è l'abbandono da parte dell'ottimo chitarrista Chris Urbanowicz per dissidi artistici sorprendenti: il chitarrista non condivideva la volta rock e preferiva continuare sui terreni dark di In This Light and On This Evening.
La perdita di Chris è molto importante, impoverisce lo spettro espressivo degli Editors normalizzandone il sound.
Ciò detto non dimentichiamo che Tom Smith è un cantante notevole, ha un timbro straordinario e che gli Editors non hanno disimparato a fare musica. The Weight Of Your Love non è affatto un brutto album, in ambito pop-rock si fa ascoltare con piacere e dal vivo promette di funzionare più che bene. Un po' di delusione, per chi ha seguito gli Editors fin dall'inizio, c'è perchè musicalmente è un passo indietro e le canzoni sono buone ma mancano i grandi pezzi (prova ne è il mediocre singolo A Ton of Love).