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Blood Red Shoes - In Time To Voices [4/5]

By martchelo on venerdì, maggio 04, 2012

I Blood Red Shoes sono un gruppo meritevole di grande attenzione da parte degli amanti del rock. Di quello vero, diretto, semplice (che non vuol dire stupido, per la cronaca). Il duo britannico con In Time To Voices giunge al terzo album nell'arco di 5 anni, un ritmo sensato che gli ha permesso di evitare l'eccesso di produzione così come le secche della mancanza di ispirazione. Ma a colpirmi maggiormente nel percorso di Steven Ansell e Laura-Mary Carter è la parabola ascendente, l'evidente evoluzione e la loro crescita musicale. Per intendersi ritengo Box of Secrets, il loro primo album, il lavoro meno interessante quanto invece In Time To Voices risulta essere il più ricco e profondo. Di norma assistiamo invece a un fiorire di band che fanno subito il botto per poi appassire di album in album.

In Time To Voices riprende il discorso musicale proprio dei Blood Red Shoes, già sviluppato con grande freschezza in Fire Like This. Senza perdere nulla della loro grande energia i due inglesi arricchiscono la loro tavolozza espressiva,  la capacità di utilizzo di registri più sottili e vari: forse affermare che oltre all'impatto rock troviamo tracce tanto di dream-pop (Slip Into Blue ad esempio) quanto di noise rock alla Sonic Youth (ascoltate Je Me Perds...) può apparire eccessivo e spiazzante ma, fidatevi, è così. Ma tutto questo non penalizza in alcun modo la compattezza dell'album.
In Time To Voices è ricco, coerente, facile e profondo, lo consiglio senza esitazioni. A questa band io rimprovero al limite un suono a tratti troppo rotondo, ma ne ammiro le capacità melodiche, decisamente sopra media: Lost kids lo conferma al di là di ogni ragionevole sospetto.
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The Blood Red Shoes are a group worthy of great attention by rockers. In Time to Voices is the third album in 5 years by this British duo. The story of Steven Ansell and Laura-Mary Carter is surprisingly an upward flight, a costant musical evolution. I think that Box of Secrets, their first album, is their much less interesting work whilst In Time To Voices is the most rich and deep. Normally we see instead a plethora of bands that are just a bang and then fade album to album. In Time To Voices resumes the musical discourse already developed by Blood Red Shoes with great coolness in Fire Like This. Without losing any of their great energy, the two British enrich their expressive palette, the ability to use registers more subtle and varied: we find traces of high impact rock, dream-pop (Slip Into the Blue for example) as well as noise rock in Sonic Youth style (listen to Je Me Perds ...). In Time To Voices is rich, consistent, easy and deep, I would recommend it without hesitation. To this band I rebuke a sound that sometimes is too round, but I admire their melodic skills , definitely above average: Lost Kids Lost confirms it beyond any reasonable suspicion.

 
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