Il 2 febbraio i White Stripes si sono ufficialmente sciolti.
14 anni di attività, 6 anni di inediti e un marchio indelebile impresso a fuoco sulla musica rock. Avremo sempre un prima e un dopo i White Stripes, una band entusiasmante, 2 soli elementi capaci di un'energia clamorosa, una varietà di sfumature incredibile nonostante i 2 soli strumenti, una sensibilità artistica unica e una qualità a tutto tondo che non vede uguali.
In questo momento di vero e profondo dolore (sic...) non posso non cogliere però l'aspetto positivo, peraltro perfettamente espresso da Jack e Meg sul loro sito: smettono per preservare i White Stripes, perchè hanno fatto tutto quello che dovevano fare e l'hanno fatto così splendidamente bene che è giusto finire ora, al top, senza rischiare di diminuire la qualità complessiva della loro produzione con lavori eventualmente minori. Sono certo che non sarebbe accaduto, troppo il talento di questo duo, ma va bene anche così, sempre nel mio cuore (scusate la retorica, ma non riesco a farne a meno questa volta): Dead Leaves and the Dirty Ground.