Recensendo il quarto album dei Thermals, Now We Can See, mi ero sbilanciato sul futuro della band: vestendo panni da veggente affermavo infatti che la maturità per loro sarebbe arrivata col quinto album.
Personal Life è, appunto, il quinto album della band americana, ma non lo definirei l'album della maturità. Anzi, per essere onesto, ritengo questo album un sostanziale passo indietro. Infatti i Thermals non hanno risolto i problemi legati allo stile, all'impronta sonora del gruppo, ad oggi ancora non del tutto identificabile nonostante si muovano entro ambiti tutto sommato limitati: dal post-punk all'indie-rock. Le escursioni punkettose sono più evidenti che in Now We Can See e aggiungono poco o nulla al suono dei Thermals, rimandando a epoche sonore oramai superate: punk's (not?) dead.
Sul piano della scrittura nessuna sorpresa, anche perchè non è certo questa la loro qualità migliore: canzoni semplici, lineari, con poche intuizioni sia melodiche che interpretative. Ma se nel precedente lavoro emergevano alcuni brani baciati dal genio della lampada (melodica) in Personal Life assistiamo ad un panorama molto meno intrigante e ricco di spunti, un classico lavoro da 6,5, giusto per avere la sufficienza e non dover studiare durante le feste.
Peccato, perchè secondo me i Thermals qualche numero ce l'hanno. O forse li sopravvaluto: Never Listen To Me.