Brandon Flowers è il cantante dei Killers ed è in vacanza. O meglio, dopo quasi 10 di anni di attività e 5 album (di inediti 3, vabbeh), Brandon ha deciso di ritagliarsi una parentesi tutta per se. Niente di strano quindi. Anche se io sono rimasto un po' stupito dall'uscita di questo album: i Killers sono il suo gruppo, Brandon ne è leader indiscusso, front-man, autore di pressoché tutte le canzoni. Evidentemente però la sua vena creativa è parzialmente limitata dalla band e dalle sue caratteristiche, motivo per cui il buon Flowers ha deciso di buttarsi nel progetto Flamingo (scritto quasi interamente durante l'ultima tournée dei Killers).
L'album d'esordio del quasi 30enne di Las Vegas è esattamente quello che speravo che fosse: un album con molti punti in comunque coi Killers ma più intimista, con momenti da crooner, arrangiamenti sobri e inalterato senso melodico. Le canzoni sono in media ben scritte e piacevoli, del resto Brandon Flowers è una garanzia e spesso viene ingiustamente sottovalutato (perchè i Killers hanno la grave colpa di aver avuto successo...). Crossfire è un bell'esempio di canzone border-line tra Brandon Flowers e Killers; forse anche perchè una vera linea di confine tra i 2 mondi non esiste. Flamingo è un bel disco, di una sobria eleganza kitsch, come dimostra la copertina stessa dell'album.
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L'album d'esordio del quasi 30enne di Las Vegas è esattamente quello che speravo che fosse: un album con molti punti in comunque coi Killers ma più intimista, con momenti da crooner, arrangiamenti sobri e inalterato senso melodico. Le canzoni sono in media ben scritte e piacevoli, del resto Brandon Flowers è una garanzia e spesso viene ingiustamente sottovalutato (perchè i Killers hanno la grave colpa di aver avuto successo...). Crossfire è un bell'esempio di canzone border-line tra Brandon Flowers e Killers; forse anche perchè una vera linea di confine tra i 2 mondi non esiste. Flamingo è un bel disco, di una sobria eleganza kitsch, come dimostra la copertina stessa dell'album.