E' bellissimo poter vaticinare il futuro quando già lo si conosce. Il futuro dei
National è in parte passato visto che dalla pubblicazione di
Sad Songs for Dirty Lovers sono passati 7 anni e 2 album eccellenti:
Boxer e
Alligator.
Sad Songs for Dirty Lovers è il secondo album della band di
Matt Berninger, il primo
prodotto da Peter Katis, deus ex-machina dei lavori successivi. Questo album peraltro è una sorta di prova generale,
un abbozzo di quello che accadrà. L'indie-folk elegantissimo che caratterizzerà la band nel prossimo futuro qui risulta
meno pulito ed equilibrato, a tratti (addirittura!) gridato, a tratti fin troppo morbido. Non si tratta di un alvoro scadente, questo no, però
è un album di premesse, di idee acerbe frutto di una personalità musicale in formazione.
I National devono il loro successo a equilibri raffinati, al dosaggio straordinario di un numero ridotto di ingredienti. In
Sad Songs for Dirty Lovers c'è qualche ingrediente di troppo, dosato a tratti in maniera eccellente, a tratti con imprecisione. Se avete amato Alligator o Boxer questo album vi risulterà gradevole, ma se non conoscete i National vi consiglio di orientarvi sugli album successivi. Certo, qualche grande canzone la troverete anche qui, come
Cardinal Song ad esempio.
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