I Wolfmother hanno covato il loro uovo cosmico per 4 anni. Nel 2005 uscì infatti Wolfmother, il loro omonimo album di debutto, che raccolse un tutto sommato inatteso successo. Il lungo silenzio creativo che seguì suscitò sorpresa e il sospetto che dietro quel successo ci fosse poco: da un gruppo giovane che ha ottenuto un grande riscontro ci si attende magari qualche mossa falsa ma sicuramente una certa fertilità creativa.
Che siano stati o meno in crisi ora se non altro abbiamo qualcosa di nuovo da ascoltare: Cosmic Egg, il loro secondo album, preceduto dal singolo New Moon Rising. La miscela hard-rock-anni-70-tipo-i-led-zeppelin proposta dai Wolfmother è, bene o male, sempre la stessa, di certo non si registrano sostanziali novità sonore.
Questo lavoro della band guidata dal ricciolone Andrew Stockdale, leader e mente dei Wolfmother, va quindi valutato più che altro per l'aspetto compositivo. E non sono tutte rose. Purtroppo Cosmic Egg non ha l'immediatezza del primo album, le melodie sono meno intuitive, la struttura dei pezzi meno essenziale. Non ci sono nemmeno cadute di stile o canzoni non adeguate, però alla fine mi rimane in testa un pizzico di delusione, perchè l'uovo cosmico è stato covato troppo a lungo e, alla fine, invece di un pulcino è venuto fuori un uovo alla coque.