La nascita degli Audioslave, nell'oramai lontano 2001, fece molto discutere gli appassionati di musica, sostanzialmente divisi in 3 schieramenti: gli orfani dei Soundgarden pronti a sostenere il loro pupillo Chris Cornell, i fan dei Rage Against The Machine ancora increduli per l'abbandono del leader Zack de la Rocha e infine gli scettici, quelli per cui in-ogni-caso-gli-Audioslave-faranno-schifo. Il primo omonimo album degli Audioslave uscì nel 2002 e chiarì senza possibilità di equivoci la natura di questa formazione: gli Audioslave erano la band di Chris Cornell, assoluto dominatore della scena sia come personalità che, ancor più, come impronta stilistica.
Dei Rage Against The Machine si potevano cogliere vaghi echi e saltuari rimandi ma l'impianto sonoro era profondamente diverso. Questa constatazioen scatenò accesi dibattiti fra sostenitori e detrattori, quasi sempre obnubilati dal tifo per una delle due fazioni e, ovviamente, del tutto sterili.
A mente fredda e a qualche anno di distanza possiamo dire che gli Audioslave, tristemente scioltisi nel 2007, sono stati un grande gruppo di hard-rock. Ascoltateli scevri di pregiudizi e senza aspettarvi rivoluzioni copernicane (che peraltro poco appartengono allo hard-rock, genere assai conservatore) e ne sarete ripagati: il sound degli Audioslave è potente, un'esplosione di energia sublimata dalla voce di Chris Cornell (almeno in studio) pazzesca per versatilità, potenza, intensità. Insomma gli Audioslave esordirono con un grande album di hard-rock, vivamente consigliato a tutti gli amanti del genere. Nel 2002 l'album fu lanciato dal singolo Cochise...