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Gli Animal Collective sono un vero bidone

By martchelo on lunedì, settembre 14, 2009

Il mondo della musica alternativa è stravagante sotto molti aspetti. Uno di questi è la costante ricerca del "fenomeno", del gruppo o dell'artista capace di stravolgere il mondo sonoro che conosciamo. Questa ricerca è incessante, come se tutto quello che abbiamo finora ascoltato non fosse mai abbastanza e fossimo tutti in attesa di un nuovo Messia. Questo atteggiamento culturale ha il pregio di rendere sempre frizzante e vivace l'intero movimento e il difetto di (credere di) vedere un nuovo Messia una settimana si e l'altra pure. Uno degli ultimi Messia è rappresentato dagli Animal Collective. Il tam-tam internettiano del mondo indie non lascia dubbi: Merriweather Post Pavilion, il loro nono album è un capolavoro. Da buon believer non ho certo atteso ad ascoltare il disco-che-mi-avrebbe-rivelato-i-segreti-della-musica.

Siccome la sintesi è una qualità importante, ecco la mia opinione: un bidone colossale!! Non so nemmeno bene da che parte iniziare per spiegare il mio parere così negativo. Un po' come loro del resto: non sanno bene da che parte iniziare e finire una canzone. In casi come questi, in cui le melodie appaiono e scompaiono, sgangherate come gli arrangiamenti, in genere si fa un'ottima figura nel lodarne l'estro creativo, il genio incurante delle regole. Il genio in questione mi pare più che altro incurante dell'ascoltatore, il talento disperso in mille rivoli spesso fastidiosi e a tratti urtanti.
Non riesco davvero a capire come si possa essere entusiasti di un album del genere, io vi sconsiglio vivamente l'ascolto, anzi per cercare di tornare nel mondo normale devo assolutamente bilanciare questo imperscrutabile cd con della musica elementare che viva nel totale rispetto delle regole, vada quindi per un Raul Casadei. Romagna miaaaa...

 
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